Dal 5 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha attivato un nuovo servizio digitale che permette ai genitori o ai loro rappresentanti legali di richiedere l’attribuzione del codice fiscale per i neonati.
Questo servizio è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate ed è stato introdotto in seguito al provvedimento del 5 marzo 2025 che dà attuazione alle disposizioni di rafforzamento dei servizi digitali, previste dal D.Lgs. n.1/2024.
Per situazioni urgenti come l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, i genitori possono ora richiederlo direttamente online, senza dover attendere il rilascio comunale, attraverso il sito web, semplificando e velocizzando l’ottenimento del certificato di attribuzione del codice fiscale che, una volta completata l’istruttoria, sarà reso disponibile online.
Finora, infatti, il codice fiscale veniva attribuito ai neonati solo durante l’iscrizione ai registri ANPR da parte del Comune, attraverso il collegamento telematico con il sistema informativo dell’Anagrafe tributaria.
In particolare, attraverso questo servizio la richiesta del codice fiscale del neonato può essere effettuata on line direttamente dal genitore o da un suo rappresentante (per esempio, il tutore o l’amministratore di sostegno del genitore), preventivamente autorizzato con le modalità previste dal provvedimento del 22 settembre 2023.
È sufficiente inserire i dati anagrafici del neonato e allegare la documentazione che attesta la nascita (certificato di nascita rilasciato dal Comune o dichiarazione di nascita resa all’ospedale). In fase di compilazione della richiesta, viene automaticamente indicato l’ufficio al quale verrà inoltrata, in base al domicilio fiscale del richiedente.
L’acquisizione della richiesta e l’assegnazione all’ufficio di competenza viene attestata dall’Agenzia mediante apposite ricevute.
A conclusione della lavorazione da parte dell’ufficio, il servizio rende disponibile in area riservata il certificato di attribuzione del codice fiscale o, in caso di esito negativo delle verifiche, il documento attestante i motivi di rifiuto della richiesta.
La disponibilità di questi documenti in area riservata è comunicata mediante un messaggio trasmesso all’indirizzo e-mail indicato al momento della presentazione della richiesta.
Il certificato resta disponibile nell’area riservata per 30 giorni.